Lo scandalo PRISM ha puntato nuovamente i riflettori sulle problematiche inerenti la Privacy. L’Unione Europea e i Garanti internazionali sono sempre più preoccupati delle implicazioni che nuove tecnologie (come quelle in arrivo per Facebook) possono avere sul diritto alla riservatezza dei cittadini mondiali. Non solo le istituzioni sono attente al fenomeno e anche aziende private […]
Lo scandalo PRISM ha puntato nuovamente i riflettori sulle problematiche inerenti la Privacy. L’Unione Europea e i Garanti internazionali sono sempre più preoccupati delle implicazioni che nuove tecnologie (come quelle in arrivo per Facebook) possono avere sul diritto alla riservatezza dei cittadini mondiali.
Non solo le istituzioni sono attente al fenomeno e anche aziende private e Venture Capital si attivano per offrire soluzioni che contrastino le possibili violazioni privacy. Così Disconnect, creatore di una app dal nome Antitracking ha appena raccolto 3,5 milioni di dollari in nuovi finanziamenti.
Disconnect crea applicazioni che promettono di rendere la navigazione on-line più veloce e più sicura. L’ultima app, Disconnect 2, è un’estensione del browser Safari e Opera, che consente agli utenti di comprendere meglio e di bloccare più di 2.000 siti di terze parti che tracciano storie di navigazione. Al momento per Chrome e Firefox è disponibile Disconnect 1.
“Sempre più spesso, la gente vuole sapere chi effettua il monitoraggio on-line e vuole avere voce in capitolo su quali informazioni vengono raccolte su di loro.” afferma Casey Oppenheim cofondatore di Disconnect.
Un nuovo finanziamento è arrivato alla società anche da FirstMark Capital di New-York che crede nell’utilità di Disconnect da poco certificata come B Corporation, ovvero come società impegnata in progetti di responsabilità sociale. E Rick Heitzmann direttore di FirstMark Capital commenta “Crediamo che la privacy online sia un ‘megatrend’ sempre più importante per sempre più persone e per molti anni a venire, e crediamo che Disconnect continuerà a occuparsene.”