Mobilità urbana: SWITCH e Wayla chiudono round da oltre 1,8 milioni di euro

Le due startup italiane SWITCH e Wayla raccolgono fondi per rivoluzionare il trasporto urbano con AI e van pooling.


Il futuro della mobilità italiana si muove veloce, e SWITCH e Wayla ne sono la prova. Le due startup italiane, impegnate a rendere i trasporti urbani più efficienti grazie all’intelligenza artificiale e al ride sharing, hanno chiuso con successo un round di investimento Pre-Seed a inizio 2025, raccogliendo rispettivamente 946.000€ (SWITCH) e 900.000€ (Wayla).

Il loro successo segna un trend chiaro: investitori italiani e internazionali puntano sempre di più su modelli di trasporto innovativi, capaci di ridurre traffico, emissioni e costi operativi. I numeri parlano da soli: nel 2023, il mercato della mobilità smart in Italia ha raggiunto 2,9 miliardi di euro, con una crescita del 17% in un solo anno, secondo l’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano.

 

SWITCH: l’AI che rivoluziona la gestione delle flotte

Pensata per chi opera nella logistica e nella mobilità urbana, SWITCH sviluppa software basati su AI per ottimizzare le flotte di veicoli. Grazie a Urban CoPilot e Urbiverse, le aziende possono prevedere la domanda e pianificare le operazioni con maggiore efficienza. Il risultato? Meno sprechi, meno traffico, più sostenibilità. Il round di 946.000€, di cui 728.000€ in equity e grant non diluitivi, è stato sostenuto da investitori come Magic Spectrum, EIT Urban Mobility, Berkeley SkyDeck Europe e altri.

“Vogliamo costruire città più intelligenti, aiutando aziende e amministrazioni a gestire meglio le flotte” spiega Matteo Forte, CEO & Founder di SWITCH. “Questo investimento ci darà la spinta per ampliare il nostro impatto.” Dal lancio, SWITCH ha già elaborato oltre 5 milioni di corse in diversi Paesi, fornendo dati preziosi per ottimizzare i trasporti urbani.

Wayla: il van pooling che cambia la notte in città

Wayla ha intercettato un’esigenza chiara: muoversi nelle ore serali e notturne è spesso complicato e costoso. La startup, lanciata a Milano il 31 ottobre 2024, ha risposto con un servizio di van pooling che permette di condividere tragitti ottimizzati. In pochi mesi ha conquistato 50.000 utenti ed è entrata nella top 3 delle app più scaricate su App Store Italia.

Il suo round da 900.000€ è stato sostenuto da MobilityUp, Moffu Labs, Sullivan Ventures e Business Angel come Luca La Mesa e Marco Cartasegna. “Wayla nasce per rendere più accessibile la mobilità notturna e migliorare la qualità della vita urbana” spiegano Carlo Bettini e Mario Ferretti, co-founder della startup. “Con questi fondi potremo espandere la flotta e coprire nuove aree.”

WITCH e Wayla chiudono round da oltre 1,8 milioni di euro

Due modelli, un obiettivo: città più vivibili

L’espansione è trainata dalla crescente urbanizzazione: oltre la metà della popolazione mondiale risiede attualmente in aree urbane, una percentuale destinata ad aumentare nei prossimi anni. Di conseguenza, le città affrontano sfide come l’aumento del traffico, l’inquinamento e la gestione energetica.

In questo contesto, startup come SWITCH e Wayla sono fondamentali per introdurre soluzioni innovative che affrontino queste problematiche. SWITCH, con le sue tecnologie di ottimizzazione delle flotte basate sull’intelligenza artificiale, e Wayla, con il suo servizio di van pooling per la mobilità notturna, rappresentano esempi concreti di come l’innovazione possa migliorare l’efficienza dei trasporti e ridurre l’impatto ambientale. Il loro successo non solo risponde alle esigenze locali, ma contribuisce anche a posizionare l’Italia come leader nell’adozione di soluzioni di mobilità sostenibile a livello globale. L’interesse degli investitori conferma che l’Italia sta accelerando verso un futuro in cui la mobilità sarà più efficiente, accessibile e sostenibile.


Mobilità urbana: SWITCH e Wayla chiudono round da oltre 1,8 milioni di euro - Ultima modifica: 2025-02-23T10:36:06+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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