Nuovo aggiornamento per Chrome, il popolarissimo browser web multi-piattaforma introduce una serie di interessanti novità che riguardano principalmente la sua versione desktop
Google ha appena rilasciato un nuovo aggiornamento per Chrome, il suo popolarissimo browser web multi-piattaforma, introducendo una serie di interessanti novità che riguardano principalmente la sua versione desktop. La prima versione del 2021 del browser Chrome 88, è finalmente arrivata ed è disponibile per i dispositivi Android, iOS, Windows, macOS, Linux e Chrome OS. Chrome 88 porta agli utenti novità sia sotto il cofano che all’estetica ed è la prima versione del browser a dire addio ad Adobe Flash.
Chrome 88 aggiornamento
La novità principale riguarda la protezione delle password. Chrome 88 sarà molto più rapido fare un controllo sulle password sincronizzate con il proprio account e rilevare quelle potenzialmente corrotte. Inoltre, sia su desktop che su iOS è stata semplificata la modifica delle password corrotte, la stessa funzionalità arriverà in futuro anche su Android.
Allo stesso modo, dal codice di Chrome sparisce anche il Legacy Browser Support, cioè il supporto ai siti e alle app che ancora usano Internet Explorer tramite un componente aggiuntivo. Anche in questo caso la motivazione è la sicurezza: ora il supporto è direttamente integrato in Chrome e, quindi, è molto più sicuro.
Inoltre con il nuovo Chrome 88 non è più possibile visitare gli URL FTP (File Transfer Protocol, un protocollo per navigare tra i file all’interno di un server remoto). Ora Chrome è compatibile solo con FTPS, che a differenza del primo ha un canale di trasmissione criptato e sicuro.
Chrome 88 night mode
L’aggiornamento di Chrome ha anche introdotto dei miglioramenti al tema scuro su Windows 10, un nuovo flag per abilitare la ricerca dei tab che è già disponibile su piattaforma Chrome OS e la rimozione del supporto alle URL di tipo FTP.
Infine, altre novità meno vistose sono state introdotte dall’aggiornamento: tra queste troviamo le nuove API denominate Digital Goods, grazie alle quali sarà possibile usare i metodi di pagamento registrati attraverso il Play Store sulle web app, esattamente come se fossero delle app native, così come è stato preparato il terreno per rendere più sicure e più attente alla privacy le estensioni supportate dal browser.