Il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio, confermato il divieto di asporto per i bar dalle 18.
Il governo conferma la stretta nel nuovo DPCM approvato per fermare i contagi da Covid-19 in vigore dal 16 gennaio. E fissa il calendario dei divieti con il sistema di divisione dell’Italia per fasce di colore. Ribadisce il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso. Quasi tutta Italia finirà in zona arancione, con Lombardia e Sicilia che da domenica potrebbero essere le prime zone rosse del 2021. In base all’ultimo monitoraggio, con le modifiche introdotte dal decreto, solo 6 regioni rimarrebbero gialle: Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. Le scuole superiori invece dovranno garantire la didattica in presenza almeno dal 50% e fino al 75% dal prossimo 18 gennaio.
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Nuovo DPCM 16 gennaio, le regole sugli spostamenti
Il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non più al 5 marzo, come era previsto in una prima bozza del decreto. Secondo il nuovo provvedimento “Fino al 15 febbraio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.
Fino al 15 febbraio è dunque vietato andare anche nelle seconde case che si trovano fuori regione. Se si è residenti in una regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori Comune. L’unica deroga riguarda motivi di urgenza, ad esempio la riparazione di un guasto oppure per recuperare oggetti o materiale indispensabile. Lo spostamento deve durare il tempo di risolvere il problema.
Fino a inizia marzo sarà invece valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 chilometri e mai verso i capoluoghi di provincia. Tutte misure già sperimentate durante le festività natalizie.
Divieto di asporto, si cambia
Nelle regioni rosse o arancioni bar e ristoranti rimangono chiusi, in quelle gialle potranno invece aprire fino alle 18 sempre con la regola di massimo quattro persone al tavolo. Dopo le 18 è sempre consentita la consegna a domicilio, ma per i bar sarà vietato l’asporto. Una misura decisa per evitare assembramenti di fronte ai locali. Rimane “consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”.
Impianti di sci, palestre e piscine ancora chiusi
Gli impianti di sci rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Potranno poi aprire gli impianti “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”. Chiuse anche palestre e piscine, anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle, così come cinema e teatri.
È confermata, invece, l’apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali, salvo modifiche dell’ultimo minuto
Si parla di fascia bianca
Con il nuovo DPCM 16 gennaio viene introdotta la ‘zona bianca’, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci, 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso, non faranno in modo di avere una regione possa farcela nell’imminente.