Il mercato degli auricolari wireless è in netta crescita ed Apple vuole cavalcare l’onda con un prodotto più appetibile per il portafoglio ma con una caratteristica importante in meno
Vedremo sul mercato gli AirPods Pro Lite? A parer di rumors sembrano ormai certezza e dovrebbero arrivare il prossimo anno. Apple sarebbe quindi al lavoro su una versione più economica degli AirPod Pro senza la funzionalità della cancellazione attiva del rumore. Molto simili nel design all’attuale modello di punta di auricolari TWS Apple, il futuro accessorio potrebbe avere una forma un po’ differente e una caratteristica importante in meno.
A corroborare queste voci è quindi il sito web TheElec, il quale ha scoperto che un fornitore sudcoreano sta lavorando alla produzione del chip H1 che verrà utilizzato in queste AirPods pro lite, il cui lancio è atteso per la prima metà del 2021. Il progetto dovrebbe essere completato entro la fine del 2020, mentre la produzione di massa partirà dall’anno prossimo.
Tutti i dettagli sugli AirPods Pro Lite
Secondo i report emersi nelle ultime settimane, la versione Lite degli auricolari del colosso di Cupertino dovrebbe avere un design non diverso dagli AirPods Pro, ma lo stelo potrebbe essere eliminato. In soldoni, la forma delle singole cuffiette potrebbe essere più simile agli auricolari di Google. Sempre secondo tali indiscrezioni, il prezzo di “AirPods Pro Lite” sarà di circa il 20% in meno rispetto alle normali AirPods Pro. Il lancio di queste nuove AirPods, tra l’altro, era atteso poco dopo la presentazione della versione Pro ma le vendite sono andate meglio del previsto e Apple ha preferito allungare i tempi. Facendo due rapidi conti sulla base del prezzo di listino, al lancio potrebbero avere un costo di 220€ circa.
Ricordiamo che il mercato degli auricolari wireless è in netta crescita, le vendite sono aumentate del 24% nel terzo trimestre di quest’anno rispetto all’anno scorso. In questo settore, Apple ha la quota di mercato più alta, pari a circa il 29%. Al secondo posto, con auricolari dal costo più “abbordabile”, c’è Xiaomi con una quota del 13% ed infine Samsung che si è presa il 5% del mercato.