Postare pubblicità a pagamento senza etichettarla come tale sarà oggetto di verifica e limitazioni
I post pubblicitari su Instagram dovranno sempre essere etichettati come annuncio adv, almeno nel Regno Unito. Il social di condivisione di foto di cui Facebook è proprietario ha concordato misure per reprimere la pubblicità nascosta da parte dei cosiddetti influencer a pagamento. E’ noto ormai quanto gli influencer con migliaia di follower possono guadagnare commissioni elevate dalle aziende per promuovere un prodotto su Instagram.
Da qui Instagram ha promesso di spingere gli utenti a “confermare se sono stati incentivati in qualche modo a promuovere un prodotto o servizio. In tal caso, richiedere loro di rivelare chiaramente questo fatto”, ha detto la Cma. Per l’authority britannica questo passo rappresenta un importante cambiamento di comportamento da parte di una delle principali piattaforme di social media.
In particolare al centro dell’indagine dell’authority britannica è il comportamento di troppi influencer che su Instagram pubblicano contenuti che rimandano alle aziende senza chiarire se abbiano ricevuto un compenso (o incentivo) per farlo. Facebook Ireland, che gestisce Instagram nel Regno Unito, si è impegnata quindi a una serie di cambiamenti.
Post pubblicitari su Instagram, cosa dovranno fare gli influencer
D’ora in poi gli influencer dovranno confermare e divulgare se hanno ricevuto incentivi per promuovere un prodotto o servizio. Instagram utilizzerà anche la tecnologia per individuare quando gli utenti potrebbero non aver rivelato chiaramente che un post è un annuncio pubblicitario. Come sottolineato da Bloomberg, le modifiche interesseranno gli utenti nel Regno Unito e chiunque indirizzi post verso gli utenti di Instagram nel paese. La Cma ha affermato che continuerà a indagare sulle pratiche di altre piattaforme di social media e spingere per i cambiamenti ove necessario.
Il caso in Italia
Riguardo i post pubblicitari su Instagram anche in Italia qualche anno fa l’Antitrust si era occupata di pubblicità occulta sui social media. In particolare Anche in Italia qualche anno fa l’Antitrust si era occupato di pubblicità occulta sui social media. A fine 2018 l’Agcm aveva infatti avviato un’istruttoria su Alitalia e Ferretti e vari influencer. Al centro dell’azione la pubblicità occulta veicolata attraverso i canali social delle influencer senza che questi dichiarassero nei propri post alcun riferimento alla sponsorizzazione. A giugno 2019 l’Antitrust decise la chiusura del procedimento senza sanzioni, con accettazione degli impegni, relativo agli influencer, per le t-shirt firmate Alberta Ferretti con il logo di Alitalia.