L’utente medio di Facebook ha centinaia (a volte migliaia) di contatti, ma solo un piccolo numero sono amici. Lo dice il professore di Oxford Robin Dunbar
L’utente medio di Facebook ha centinaia (a volte migliaia) di contatti, ma solo un piccolo numero di questi possono essere definiti amici. Lo dice uno studio dell’Università di Oxford, condotto dal team di psicologi guidati dal professore Robin Dunbar. Il docente è lo stesso che ha teorizzato, in passato, che le persone possono mantenere solo circa 150 relazioni stabili.
Dunbar ha studiato i risultati di 3.375 utenti tra i 18 e i 65 anni nel Regno Unito. Su una media di 150 contatti, solo 4,1 sono persone fidate, 13,6 esprimono vicinanza in caso di “crisi emozionale”.
“I risultati di questo studio mostrano che le relazioni sui social non sono poi molto differenti da quelle offline” ha commentato Dunbar. “Con la crescita della rete di contatti non aumenta il numero di amicizie strette”.
I più giovani sono quelli che hanno più amici su Facebook, mentre con il salire dell’età aumentano gli amici che corrispondono anche nella vita reale.
I social media incoraggiano quindi relazioni con individui con cui non si hanno link diretta nella vita di tutti i giorni. Questo da un lato apre a nuove opportunità di comunicazione, dall’altro limita le interazioni faccia-a-faccia, che rimangono importanti nel costruire relazioni forti e durature.
L’argomento non è nuovo: nel gennaio 2011 un’utilizzatrice di Facebook che si chiama Tanja Hollander ha analizzato i suoi 626 contatti sul social. Circa un mese dopo, ha deciso di far visita a tutti, andando a trovarli a casa, prendendo parte a un progetto chiamato “Are You Really My Friend”, sei davvero mio amico. Ha viaggiato in 43 Stati, 4 Paesi e 150 città, fotografando tutti i suoi amici nelle loro case. Ha poi raccontato la sua esperienza in un video Ted, nel 2012.
*The distribution of support clique size (a) and sympathy group size (b) for Sample 1 (N=2000) / Image credit: Robin Dunbar