Sono imprenditrici, manager, ricercatrici, che portano un nuovo approccio al digitale e contribuiscono in modo significativo a dare una nuova forma al mondo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo Sono le 15 donne più influenti nella tecnologia a livello mondiale. Sono ai vertici del mondo hi—tech e con la loro attività lo influenzano profondamente. Si […]
Sono imprenditrici, manager, ricercatrici, che portano un nuovo approccio al digitale e contribuiscono in modo significativo a dare una nuova forma al mondo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo
Sono le 15 donne più influenti nella tecnologia a livello mondiale.
Sono ai vertici del mondo hi—tech e con la loro attività lo influenzano profondamente. Si sono affermate, hanno fatto scelte difficili, spesso hanno dovuto lottare per trovare la propria strada, e a volte, la strada non esisteva nemmeno e l’hanno dovuta creare. Oggi guidano il mondo dell’innovazione. Sono imprenditrici, manager, ricercatrici, che portano un nuovo approccio al digitale e contribuiscono in modo significativo a dare una nuova forma al mondo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo. La classifica nasce da un’elaborazione ponderata di Digitalic basata su varie fonti come:
“The Most Powerful Women in Tech 2016” di Forbes, “Most influential women in technology” del San Francisco Business Times, “Inspiring fifty – 2015” , “The 250 Most Influential Women Leaders” di RichTopia, “Top fifty most inspirational women in european tech” di Inspiring Fifty, “30 under 30” di Forbes e “40 under 40” di Fortune. Abbiamo scelto di segnalare le 15 donne che hanno influenzato e influenzeranno lo sviluppo del digitale in maniera determinante e che con la loro carriera hanno dimostrato che tutte le barriere si possono abbattere, anche nel settore hi-tech. Sono degli esempi per tutti da conoscere, ammirare e imitare.
Indice dei contenuti
Sheryl Sandberg
46 anni
COO di Facebook
Twitter @SherylSandberg
È di fatto il n. 2 di Facebook, per molte cose il reale condottiero. È al vertice di una delle società più innovative del mondo e sotto la sua direzione sono state condotte alcune delle più grandi acquisizioni del mondo digitale: da Instagram a Whatsapp fino ad Oculus Rift.Nella classifica mondiale di Forbes delle donne più influenti al mondo è al settimo posto con un patrimonio personale di 1,4 miliardi di dollari. Nella lista delle 250 leader femminili più influenti redatta da Rise è al 32° posto.
Meg Whitman
59 anni
CEO di HPE
Twitter @MegWhitman
Ha portato a termine una delle operazioni più coraggiose del mondo hi-tech dividendo in due aziende separate il colosso Hewlett Packard da cui sono nate HP e Hewlett Packard Enterprise. Una scelta che molti hanno criticato, ma che da subito si è rivelata vincente dando alle due società una nuova vitalità. È al 9° posto nella classifica Forbes delle donne più influenti al mondo e al 44° in quella delle leader femminili secondo Rise. Il suo patrimonio personale è stato calcolato in 2,1 miliardi di dollari.
Ginni Rometty
58 anni
CEO di IBM
Twitter @GinniRometty
È la lady di ferro di IBM. Da oltre trent’anni in azienda sta guidando la “Big Blue” in acque inesplorate. Da produttore di pc a leader del cognitive computing, dall’hardware ai servi e alla consulenza. Forbes la piazza all’11° posto tra le donne più potenti del globo. Sotto la sua guida IBM ha firmato un accordo storico con il nemico di sempre; ovvero Apple. Ora le due aziende collaborarono. Ginni Rometty ha recentemente scelto l’Italia per alcuni importanti investimenti nell’ambito della ricerca sanitaria informatica.
Sarah Lacy
40 anni
Fondatrice di PandoDaily
Twitter @sarahcuda
Ha fondato PandoDaily un magazine online dedicato al mondo delle start-up nella Silicon Valley. Non ne è solo la voce, ma anche una delle più potenti influenzatrici. Amata, rispettata e temuta, Sarah Lacy ha costruito con determinazione un modello unico. È al 31° posto nella classifica delle leader donne più influenti del pianeta e con il suo PandoDaily, incide in maniera determinate nello sviluppo delle start-up nella Silicon Valley e quindi anche nel mondo.
Anita Krohn Traaseth
44 anni
Ceo di Innovation Norway
Twitter @KrohnTraaseth
Dal 2014 è Ceo di Innovation Norway e sotto la sua guida la Norvegia è diventata uno dei poli di attrazione per startup e business innovativi. Ha costruito una rete di relazioni mondiale portnado la Norvegia la centro della scena digitale. Prima è stata direttore generale di HP e si è sempre impegnata, in ogni ruolo che ha ricoperto, per l’uguaglianza delle donne nel mondo hi-tech scrivendo anche un libro che ha fatto discutere: “Good Enough for the ‘bastards’ – confessions of a female leader”. Fa parte della lista “Inspiring Fifty: Europe 2015”.
Mary Moloney
44 anni
CEO di CoderDojo
Twitter @marydunph
La Fondazione CoderDojo sta cambiando il modo in cui la programmazione, il design, la realizzazione di hardware viene insegnata e percepita. Ha lanciato un movimento d formazione ed educazione al digitale che non ha pari nella storia. Le nuove generazioni, grazie a CoderDojo e ai suoi volontari, avranno una preparazione e una consapevolezza diversa sulla tecnologia, ma non solo. Mary Moloney, di Dublino, è anche una delle animatrici dell’European Women’s Network. In passato ha avuto ruoli di primo piano in Accenture.
Salle Yoo
General Counsel di Uber
Twitter @SalleYoo
Salle Yoo è una delle artifici del successo mondiale di Uber, la società che per tutti rappresenta l’innovazione dirompente del digitale nel mondo tradizionale. È la responsabile degli affari legali della società e grazie al suo lavoro complesso, incessante e determinante, Uber è riuscita ad espandersi, tra mille contestazioni in tutto il mondo. Se ciò è stato possibile lo si deve anche a Salle Yoo. Il San Francisco Times le ha attribuito un posto d’onore nella lista “Most Infuential Women in Tech 2016”.
Ursula Burns
57 anni
Ceo e Chairman di Xerox
Dal 1980 in Xerox, era entrata grazie ad uno stage e non è più andata via. La sua carriera è stata stabile e costante fino a raggiungere la massima carica, anzi le due cariche più alte: Ceo e Chairman. Figlia di immigrati panemensi, tutta la carriera della Burns è ricca di record: è stata la prima donna afro-americana ad entrare nella classifica di Fortune 500. Oggi Forbes la pone al 34° posto nella lista delle donne più potenti al mondo. Ha annunciato che nel 2017 lascerà le sue cariche in Xerox a seguito della scissione dell’azienda in due entità.
Lucy Peng (Peng Lei)
43 anni
Ceo di Ant Financial Services e co-fondatrice di Alibaba
Twitter @Alipay
Lucy Peng è una delel fondatrici di Alibaba, il più grande servizio di e-commerce asiatico e l’unico che davvero concorre con Amazon. È il Ceo del braccio finanziario di Alibaba, ovvero Ant Finacial Services. È lei che ha guidato la quotazione del colosso Cinese.Tra i suoi maggiori successi Alipay, il sistema di pagamento di Alibaba (simile per concezione a Paypal) che viene utilizzato da 400 milioni di utenti. Per Forbes è al 35° posto nella classifica “The World’s 100 Most Powerful Women 2016”.
Maran Nelson
24 anni
Fondatrice e Ceo di Clara Labs
Twitter @marannelson
A soli 24 anni, dopo aver studiato psicologia e neuroscienze all’Università di Austin (Texas), Maran Nelson ha fondato una delle startup più interessanti del panorama mondiale. Si occupa di intelligenza artificiale e sta realizzando una sorta di impiegato virtuale che oggi è in grado di fissare appuntamenti, smistare le email e svolgere altre mansioni d’ufficio. Sulla base della sua esperienza ha anche creato Interact ATX, un programma pensato per i giovani imprenditori hi-tech che li aiuta a risolvere i loro problemi iniziali e a trovare investitori.
Ruth Porat
58 anni
CFO di Alphabet
G+ Ruth Porat
Ruth Porat è la responsabile finanziaria di Alphabet, la holding di Google che detiene la proprietà di tutte le società del gruppo. È entrata in Alphabet nel 2015 dopo una carriera brillante a Wall Street in Morgan Stanley. Ha portato un nuovo approccio alla gestione finanziaria migliorando rapidamente le prestazioni del gigante hi-tech. Detiene i “cordoni della borsa” di Google. Non ama il termine “work-life balance” ma
“work-life mix”. È al n. 27 della lista delle donne più potenti del mondo, secondo Forbes.
Elizabeth Bastiaanse Hamren
47 anni
Resposabile Marketing Oculus VR
Linkedin @elizbas
Elizabeth Hamren è stata vicepresidente di Dropcam, poi acquisita da Google e ha ricoperto ruoli importanti in alcune delle aziende più innovative al mondo come Jawbone e Cozi. Oggi è a capo del marketing di Oculus VR la società acquisita da Facebook in una delle operazioni più lungimiranti messe a segno da Zuckerberg. Lei è una delle artefici di questo successo. Guida il marketing in maniera innovativa ed è riuscita a raccontare al meglio il potere dirompente della tecnologia Oculus VR.
Julia Hartz
36 anni
Co-Founder e Presidente di Eventbrite
Twitter @juliahartz
Ha fondato (con il marito Kevin) e dirige come Ceo Eventbrite, probabilmente il servizio più diffuso al mondo per le organizzazioni di eventi, certamente è quello che più di ogni altro ha cambiato il modo di promuoverli, misurarli e comunicarli. Ha fatto nascere una vero e proprio habitat economico per gli eventi e il sito web ora è diventato il punto centrale di un sistema fatto di app e plugin. La sua azienda è stata inserita da Fortune tra i miglior 100 posti al mondo in cui lavorare ed oggi vale più di un miliardo di dollari.
Ayah Bdeir
33 anni
Fondatrice e Ceo di LittlebBits
Twitter @ayahbdeir
Ha fondato LittleBits, la società che produce dei mattoncini elettronici, una sorta di Lego magnetico, di Arduino per bambini composto dagli elementi fondamentali dell’hardware che utilizziamo tutti i giorni. Lo scopo è rendere l’elettronica appassionante anche per le bambine e i bambini, come lo è stata per lei. Originaria del Libano ha studiato al MIT di Boston. Sta cambiando l’approccio alla progettazione hardware rendendola divertente e appassionante per i piccoli, ma anche per gli adulti.
Joséphine Goube
27 anni
Director of partnership di Migreat
Twitter @josephinegoube
È stata tra le prime presone ad entrare in Migreat e ha contributo in modo fondamentale a realizzare la piattaforma francese che consente ai rifugiati e ai migranti di richiedere permessi e documenti nella nazione in cui si trovano. Con la sua attività ha stretto accordi con le più importanti organizzazioni per consentire una migliore gestione di uno dei problemi più significativi che il mondo deve affrontare. È una delle poche europee entrata nella lista “30 under 30” di Forbes nella categoria “imprenditori social”.