I top brand al mondo 2021: la classica del Best Global Brands, il comparto “Tech” sul podio

L’edizione di quest’anno è particolarmente rilevante per il comparto “Tech” che domina i vertici dello studio con una variazione media del valore dei brand pari al 23% rispetto all’anno precedente

Interbrand, leader mondiale nella brand consultancy, ha presentato l’annuale studio Best Global Brands che analizza le strategie che permettono ai brand globali a maggior valore economico di affrontare con successo uno scenario di business impegnativo e in rapida evoluzione. Lo studio, giunto alla sua 22.a edizione, copre il periodo compreso tra il 1 luglio 2020 e il 30 giugno 2021 e l’analisi è stata effettuata tra giugno e settembre 2021. Quali sono quindi i top brand al mondo 2021.

Tesla, rientrato in classifica l’anno scorso, è stato il brand con la crescita più rapida, con uno sbalorditivo incremento di valore del 184%, che l’ha portato a compiere un balzo in avanti di ben 26 posizioni, raggiungendo il 14° posto con un valore di 36,270 miliardi di US$. Tra i brand a maggior crescita anche Salesforce.com con +37% (che sale di 20 posizioni attestandosi al numero 38) e PayPal con +36% che compie un salto in avanti di 18 gradini fino al numero 42.

Quest’anno l’unica new entry è Sephora (posizione 100). Con il suo ingresso, LVMH Group diventa il gruppo con il maggior numero di brand in classifica: Sephora, Louis Vuitton (#13), Dior (#77), Tiffany & Co. (#92) e Hennessy (#95).

Top brand al mondo 2021, la top 100

top brand al mondo 2021 classifica top 100

Nonostante la crescita esponenziale, Tesla non ha ancora sfondato il muro della Top Ten. Apple (408,251 miliardi di US$) conserva lo scettro e resta saldamente in testa alla classifica, seguono Amazon (249,249 miliardi di US$) e Microsoft (210,191 miliardi di US$). Questi tre brand rappresentano un terzo (il 33%) del valore totale dello studio Best Global Brands di quest’anno.

Al quarto posto troviamo Google (196,811 miliardi di US$), seguito nell’ordine da Samsung (74,635 miliardi di US$), Coca-Cola (57,488 miliardi di US$), Toyota (54,107 miliardi di US$), Mercedes-Benz (50,866 miliardi di US$), McDonald’s (45,865 miliardi di US$) e da Disney (44,183 miliardi di US$) che chiude la top ten.

Inutile sottolineare come sia il comparto tech a dominare questa classifica dove le prime 5 piazze. L’aumento maggiore del valore economico è quello registrato proprio dal settore tecnologico, con una variazione media del valore dei brand pari al 23% rispetto all’anno precedente Apple, Amazon, Microsoft rappresentano un terzo (33%) del valore totale della classifica di quest’anno.

E i brand italiani?

Tra i brand italiani Gucci, Ferrari e Prada continuano a rappresentare l’Italia, con una crescita che permette loro di posizionarsi rispettivamente al 33°, 76° e 94° posto. Gucci vede aumentare il valore del brand del 6% (atterrando a 16,656 miliardi di US$), Ferrari cresce del 12% guadagnando tre posizioni e raggiungendo un valore di 7,160 miliardi di US$. Prada, l’unico brand italiano che cresce più della media del suo settore di riferimento, attesta il valore del brand a 5,416 miliardi di US$ segnando un +20% rispetto all’anno scorso.

Il valore totale della classifica sale a 2.667,524 miliardi di US$ (con un incremento del 15% rispetto ai 2.326,491 miliardi di US$ del 2020), registrando il tasso di crescita più significativo dei 22 anni di storia dello studio Best Global Brands di Interbrand.

In media, la crescita di valore dei brand nel 2021 si attesta intorno al 10%: una percentuale di gran lunga superiore all’1,3% del 2020, dovuta in larga parte allo tsunami economico causato dal Covid- 19. Come anticipato l’aumento maggiore è quello registrato dal settore tecnologico. Questa industry è al primo posto anche per valore economico medio dei brand, seguito da Beverage e Sporting Goods.


I top brand al mondo 2021: la classica del Best Global Brands, il comparto “Tech” sul podio - Ultima modifica: 2021-10-22T11:02:44+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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